Chiusura Tribunale di Tolmezzo. Primo anniversario
3 min readRiceviamo e pubblichiamo una lettera inviata da Franco D’Orlando* al quotidiano Messaggero Veneto il cui testo integrale è stato pubblicato domenica 12 ottobre.
Egregio Direttore, la chiusura del Tribunale di Tolmezzo è da paragonare come ad un altro grande terremoto che ci ha colpiti brutalmente: non ci sono stati morti ma le case si svuotano, non è crollato niente ma le attività commerciali artigianali e professionali ne stanno risentendo, non ha tremato la terra ma la violenza subita sta lasciando e lascerà segni indelebili sulla vita socio-economica di questo territorio, non c’è stata reazione e ricerca di unione ma solo tanta rassegnazione di chi si è sentito sopraffatto da una calamità “innaturale” , c’è solo tanta paura nel sentirsi soli di fronte a un futuro senza speranza.
A un anno da questa chiusura,quali sono i nostri riscontri?
Sicuramente maggiori spese per lo Stato, le Regioni e i Comuni interessati (trattasi di centinaia di migliaia di euro che i cittadini italiani sono chiamati ad esborsare); maggiori spese e tanti disservizi per i cittadini di questi territori che ricorrono alla giustizia (calcolate in 2-3 milioni di euro all’anno).
Ma non si è deciso di chiudere per risparmiare?
Perché dobbiamo sopportare un sacrificio non solo inutile ma controproducente?
Quali considerazioni fare oggi sui burocrati, magistrati, ex-magistrati impegnati in politica e sui politici tutti protesi a difendere un progetto del tutto sballato per quanto ci riguarda?
I burocrati, molto determinati nel loro incarico distruttivo, lo sono ora altrettanto nel difendere i loro stipendi e le loro posizioni; i magistrati e gli ex-magistrati impegnati in politica, grandi sostenitori della “riforma epocale” della giustizia, stanno facendo le barricate per boicottare o contenere la “riforma normale” della giustizia, i loro interessi professionali ed economici e il loro apparato di partito (vediamo cosa sta accadendo per la elezione di Violante alla Corte Costituzionale).
E dei politici cosa dire?
Meglio stendere un velo pietoso sui nostri rappresentanti parlamentari e regionali da sempre del tutto assenti e allineati.
Ho scritto ripetutamente alla Presidente della nostra Regione sollecitandola a mantenere, in merito, le sue promesse elettorali e a far valere nelle sedi opportune la nostra specialità ma pare abbia perso la memoria!
Eppure la vedo sovente in televisione a intervenire con determinazione a difesa del suo partito e degli amici di governo che lei sostiene! La specialità della nostra Regione era ed è l’elemento che distingue il nostro Tribunale da tutti gli altri e che ci consente di poter gestire autonomamente la giustizia, previo accordi con lo Stato, così come già avviene in Val d’Aosta e in Trentino Alto Adige.
Perché sinora non si è fatta valere? Non si è voluto o non si è potuto?
Il silenzio, al riguardo, della Presidente Serracchiani è assordante!
Questa circostanza mi conferma, inoltre, che la specialità della nostra Regione Fvg funziona a intermittenza: quando serve per i territori in difficoltà, come nel nostro caso, arriva sino a Udine e lì si ferma!
Mi auguro di essere subito smentito dalla Presidente Serracchiani però non a parole ma con i fatti!
Per fatti intendo: riapertura del Tribunale e della Procura della Repubblica di Tolmezzo.
*Franco D’Orlando (già Consigliere Comunale di Tolmezzo sino al 25 maggio u.s.)