Sempre a proposito della prossima partenza da Tolmezzo del 3° Artiglieria da Montagna

A margine dell’articolo relativo alla prossima “partenza” da Tolmezzo del 3° Artiglieria (ora anche Terrestre) da Montagna vorrei riportarne uno, da me inviato al Messaggero Veneto (quotidiano con il quale collaboravo), il 14 novembre 2000. Tale articolo, come poi riferito, aveva bloccato il trasferimento. Il sottoscritto assieme a Sergio Cortolezzis, all’epoca consigliere comunale, era stato “convocato” in Brigata dall’allora Comandante gen. Marizza, per dare qualche delucidazione e, soprattutto per capire se vi era stata una eventuale fuga di notizie, da dove e da chi. L’incontro era stato cordialissimo ed il generale non aveva insistito più di tanto per conoscere la fonte dal momento che il sottoscritto si era avvalso della facoltà della riservatezza e quindi di non comunicare la fonte. Dal momento che il gen. Marizza, vero gentiluomo, visto il diniego non aveva sollecitato oltre, non dirò, ora, chi me l’aveva comunicato e il perché si era soprasseduto al trasferimento. All’epoca si parlava di Udine; la sede definitiva, ora, é quella di Remanzacco.
Tredici anni sono passati da allora, e sembra proprio che il n. 13 porti sfortuna.
Negli anniversari si auspica l’ ad maiora, a Tolmezzo ed in Carnia pare che oramai si viaggi piuttosto verso l’ ad minora.
Nel frattempo si é saputo che lunedì prossimo sarà a Tolmezzo una commissione (guidata da un generale) per sondare i desiderata (praticamente le possibilità di scelta della destinazione) di sottufficiali ed ufficiali. A meno che non abbiano già provveduto.
Di seguito l’articolo dell’epoca.
Fausto Coradduzza
 
 
 
A RISCHIO A TOLMEZZO LA PERMANENZA DEL 3° ARTIGLIERIA DA MONTAGNA
 
L augurio che il Ten. col. Matteo Paesano si era fatto un mese fa, cedendo il comando del Gruppo “Conegliano” del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna di stanza a Tolmezzo, e cioè di ritornare nel capoluogo carnico per comandare il Reggimento, rischia di non avverarsi. Da voci che giungono dai soliti ambienti bene informati pare, infatti, che l’unità militare sia in procinto di lasciare la Caserma “Cantore” per trasferirsi ad Udine. Era stata fatta anche la data del 31 dicembre prossimo. Pare, invece, che i tempi del trasferimento siano slittati. Se effettivamente il 3° Artiglieria venisse trasferito, si tratterebbe di una ulteriore “mazzata” per Tolmezzo, per la Carnia e per gli Alpini. Molti carnici, infatti, si sono arruolati tra le file del “Conegliano” approfittando della…”formula” del VFA (volontario in ferma annuale) soprattutto per fare il servizio militare praticamente a “casa”, assolvendo così agli obblighi della leva, e prendersi qualche liretta in più. In caso di trasferimento ad Udine, lo farebbero? E poi, che senso ha portare un reparto la cui specialità è proprio la montagna, in una città di pianura? Nel tempo, uno alla volta, proprio la montagna ha visto sgretolarsi la presenza degli Alpini: dalla Caserma Del Din, sede del Comando dell’8° Reggimento Alpini, dell’11° e del Battaglione Val Tagliamento, ai reparti di Paluzza, Paularo, Cavazzo Carnico e, ancora, da Forni Avoltri a Stazione per la Carnia, a Moggio Udinese a Chiusaforte; da Pontebba a Ugovizza, a Pietratagliata a Tarvisio fino alle due polveriere di Pissebus e di Illegio. Ultimamente anche Gemona. E dire che alcuni anni fa corse pure la voce di un possibile trasferimento in montagna addirittura della Brigata Alpina “Julia”. Le “voci” però, spesso non sono solo tali, soprattutto se a venirne a conoscenza sono più persone, per cui bisogna tenere alta la guardia. E’ quanto, con perfetto tempismo, ha fatto anche il capogruppo di An in consiglio comunale Sergio Cortolezzis. Ieri mattina, infatti ha depositato in municipio una interpellanza urgente con la quale chiede al sindaco di informarsi presso il Comando della Brigata Alpina “Julia” se corrisponde a verità che il 3° Reggimento artiglieria da montagna e il Gruppo “Conegliano” del quale fa parte, prenderanno la via della …pianura. Cortolezzis nella sua interpellanza avverte il sindaco che “da fonti bene informate, vicine ai Comandi Militari della Regione Nord Est” ha appreso che effettivamente c’è una possibilità abbastanza concreta del trasferimento. “Se la cosa fosse confermata –conclude Cortolezzis- penso sia opportuno chiedere un incontro urgente con il generale Marizza comandante della Brigata“. E’ necessario ora attendere gli sviluppi della situazione “poi -come conferma lo stesso Cortolezzis- prenderemo provvedimenti seri. Non è giusto che continuiamo ad essere rapinati”.
 
Fausto Coradduzza”

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