9 Ottobre 2024

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Showcooking e degustazione il 27 gennaio a Ravascletto, fra i monti della Carnia

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Lo chef Luca Veritti

Lo chef Luca Veritti

Appuntamento d’eccezione per appassionati di cucina e gourmet, venerdì 27 gennaio, in Carnia: una serata di showcooking e degustazione con lo chef stellato carnico Luca Veritti.

Lo chef Luca Veritti
Lo chef Luca Veritti

Organizzata da Cuciniamo con in collaborazione con Carnia Welcome, la lezione di cucina si terrà, a partire dalle 19.30, all’interno del nuovo Ristorante Margò dell’Hotel La Perla di Ravascletto: un’occasione unica per ammirare all’opera un giovane talento carnico che ha avuto successo e riconoscimenti di assoluto livello, prima fra tutti l’ambita Stella Michelin abbinata al proprio nome, e degustarne i piatti creati per l’occasione. Al termine dello showcooking i partecipanti degusteranno le pietanze, accompagnandole con i vini selezionati per l’occasione dalla cantina Vie di Romans. Ad aprire il Menu, aperitivi (Millefoglie di frico, Scuf fritto e speck, Crema zucca e ricotta affumicata) e la Trota di Sutrio marinata, radicchio invernale, polenta croccante, salsa al ginepro e slivovitz di Cabia come antipasto. Seguiranno Spaghetti erba e fumo (“il mio cjarsons moderno”) e Riso Carnaroli Acquarello mantecato alle cjastines cotte sulla plota, fonduta di formaggio di malga e profumo di rosmarino. Come secondo una carne bianca, il Coniglio dalla Carnia a Venezia… arrosto, in umido e fritto. Infine la tradizionale Sopa come pre dessert e Latte intero, yogurt e pomodoro (interpretazione della sopa) come dessert.

La storia di Veritti è da sogno: ragioniere, in ufficio davanti al computer, sogna di cambiare. Studia per diventare cuoco e inizia a lavorare nelle cucine dei ristoranti, naturalmente inizia col fare la gavetta, affiancando chef celebri. Finirà per approdare a Venezia dove, in silenzio e in perfetto stile carnico, lavorando sodo e mettendoci tutto l’impegno possibile, si pone dietro le quinte del Met Restaurant, all’Hotel Metropole. Cerca di dare la sua impronta lavorando sulla tradizione che, pur caratterizzando la sua cucina, gli pone dei limiti. Allora elabora le stesse ricette guardando alla contemporaneità: le esprime in forme geometriche, colorate, inattese.  Il piatto rimane lo stesso, ma è un racconto in due stili, è un messaggio in due lingue. Nasce la cucina Tracontemporanea.

In soli 18 mesi la Guida Michelin decide di premiare il talento dello Chef e fa brillare una Stella sul suo nome.

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