Giornata del Ricordo a Tolmezzo. Commemorazione al monumento intitolato alle 'Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia ed Alto Isonzo'

Anche a Tolmezzo è stata rievocata, (anche se anticipata di un giorno) domenica 9 febbraio la Giornata del Ricordo (istituita con L. 92 del 2004) con una cerimonia proposta dall’Amministrazione comunale.
La manifestazione ha avuto luogo nel Largo intitolato alle “Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia ed Alto Isonzo” nel 2009 e davanti al monumento, eretto nel 2010, ai piedi del quale è stata apposta una corona d’alloro.

La pioggia insistente non ha impedito alle autorità civili e militari e alle numerose rappresentanze Combattentistiche e d’Arma di presenziare a questo momento di testimonianza verso quanti furono obiettivo del genocidio, perpetrato dai titini tra il 1943 e il 1945, in quelle zone e a quei quasi 300 mila italiani costretti a lasciare le loro case, le loro terre ed i loro ricordi per ritrovare la pace ed evitare di scomparire nel nulla.
Simbolo per tutti oggi è la Foiba di Basovizza, sul Carso triestino.
Dopo la deposizione della corona, l’orazione ufficiale è stata tenuta dal sindaco di Tolmezzo Dario Zearo il quale ha sottolineato come il ricordo di oggi abbia la finalità di mantenere vivo il ricordo di quelle tragedie consumatesi sul confine orientale italiano, nel culto delle memorie, nella difesa dei valori civili e culturali di cui siamo depositari, nel ricordo del sacrificio collettivo dell’esodo, nella solidarietà dei meno fortunati.
‹‹Per molti anni in Italia, parlare di queste vicende, ha costituito un tabù. Una tragedia negata e strumentalizzata, così che la coscienza nazionale è stata esclusa dalla verità, a causa del silenzio di Stato caduto sulle stragi commesse dai titini perché così consigliavano le ragioni della politica nazionale e internazionale››.

Ha pure ricordato come lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano abbia più volte criticato ciò aspramente, auspicando la ‹‹fine di ogni congiura del silenzio››, di ogni forma di rimozione diplomatica o di ingiustificata dimenticanza. ‹
‹Ma finalmente, da alcuni anni si può parlare di questi drammi in piena libertà››.
Ha accennato anche alla applauditissima rappresentazione teatrale di alcune settimane fa che Simone Cristicchi ha dedicato a queste vicende con lo spettacolo “Magazzino 18”.

Zearo ha concluso dicendo che l’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare questa giornata ‹‹per ribadire e ricordare tutto

questo, lo abbiamo voluto non per alimentare odi ma per ristabilire la verità affinché non sia colpa l’aver optato per la cittadinanza italiana, l’aver scelto la voglia di Patria, Madre delle genti, l’avere scelto il nostro Tricolore anziché quello di altri popoli››.
F.C.